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Le Donne, i Liceal, l’Amor, gli Ardori,
le Porcherie, l’Audaci Imprese io canto
che furo al tempo pria de la Matura
Quando ancor non solean studiar sì tanto
Ma seguian l’orme e i giovenil furori
Di Golia Padre, sempre a loro accanto
Sì come Bacco, Venere e Tabacco:
E notte e dì se la godean un sacco !

Dirò di lor come, tutto d’un tratto,
lucente idea tosto li accarezza
ma non fu Musa, questo è certo un fatto
bensì colei ch’ha nome Ubriachezza !
E tra Sangria, Cori e Casino Matto,
La Vocazion divenne una certezza
E Goliardia, poi che li ebbe rapiti
Pur Sine Bolli, a lor dischiuse i Riti.

Piacciavi, o lasciva e augusta prole
Di Madre Santa Nostra, d'ascoltare
Ciò che lor fecer: son modeste cose
Forse non degne del mio raccontare
Ma nel lor piccol gesta più famose
Lor provaron, pur feti, ad emulare:
Tentaron l’orme del già Sant’Ottone,
Del Kappelmeister e del Crapulone.

Or, poi ch’il poco ingegno volge al fine,
Con Voi mi scuso, e lascio star le rime. “

Ludovico Ariosto “Il Liceal Borioso”.

 

Il G.O.V.S.B.N.B. è l'unico Ordine Goliardico attualmente attivo ad essere stato fondato e composto esclusivamente da feti (o bustine che dir si voglia), ovvero da goliardi liceali. Esso trae spunto e legittimità da analoghi Ordini fioriti sul territorio piemontese negli anni '50, '60 e '70, delle cui tradizioni, usanze, consuetudini e spirito è l'unico erede legittimo.

Fu fondato ufficialmente il 21 Giugno 1996 (Annus Sanctus) in un’osteria di Barcellona, per opera di un gruppo di feti liceali, già da alcuni mesi processati nella Vola dei Templari. La Sangria scorreva copiosa, quella sera fatidica, ed essi d’un tratto, illuminati da Bacco, si resero conto che le condizioni per fare goliardia erano particolarmente favorevoli: e così, approfittando della libertà concessa loro dal fatto di trovarsi in gita, con i genitori alla prudente distanza di circa settecento chilometri, decisero di dedicarsi a tempo pieno alla loro vocazione…

L’esistenza dell’Ordine non si concluse però con la fine dell’estate; crebbe anzi in numero ed importanza, diventando un punto di riferimento per coloro che, pur non frequentando ancora l’Università, volevano fare Goliardia: in parole povere, divenne l’Ordine per eccellenza dei Senza Bolli. Questo non vuol dire che tutti i feti e le bustine di Torino vi abbiano aderito, per carità! Tuttavia l’Ordine ebbe per così dire il merito di diffondere Nostra Sancta Matre nell’ambiente dei liceali, anche presso coloro cui, della goliardia, poco o nulla sarebbe importato… Ancora oggi ad esempio, in un certo liceo di Torino, è tradizione cantare nelle feste di compleanno “Il Canto della Mosca” al festeggiato, anche tra i soli filistei…

L’Ordine, nei due anni della sua esistenza, ha ricevuto molte adesioni ed alcuni riconoscimenti. Oltre all'ovvio Vassallaggio giurato al Supremus Ordo Taurini Cornus atque Pedemontanus, per un certo periodo è stato SottoVola del Venerabilis Ordo Templarum Equitum. A tutto questo, si deve poi aggiungere il “riconoscimento” tutto speciale da parte della Tuna di Salamanca, ma questa è un’altra storia…

Le leggi dell’Ordine, così come le tradizioni e i riti della Goliardia Piemontese per quanto concerne i goliardi liceali, i baschi, le insegne e i relativi ornamenti, sono conservati in due Statuti successivi, raccolti in un unicum sotto il nome di "Statutus Plinganius", la cui regola fondamentale, nonché motto dell’Ordine, è: “Semper Vincit Sine Bolli.”. Le Imprese dell’Ordine, invece, sono raccolte nell’”Evangel de’ Senza Bolli”, o “RES GESTÆ”. Queste ultime riassumono, assieme al CANZONIER DEI SENZA BOLLI, lo spirito dell'Ordine e la sua eredità per i posteri.

Insegna distintiva e peculiare dell'Ordine è il basco, nei diversi colori e con gli ornamenti ed ammennicoli codificati dagli Statuti, che recepiscono e rivivificano, in questo, le tradizioni della Goliardia piemontese.

Nell'anno di Congelamento della Vola, Sua Falsità Crapulus II, III Pontifauss dei Senza Bolli, proclamò la dolorosa ma necessaria indipendenza dal VOTE, cui rimane però legato a filo doppio, e la sovranità sul Liceo in cui tutto nacque; l'Ordine poté così continuare legittimamente le sue gaudenti pratiche.

 

 

Le cariche dell'Ordine:

1. Il Pontifaüss: È il capo supremo, ogni Suo volere è legge. La carica è la parodia di quella di Pontifex Maximus del S.O.T.C.a.P. Il Pontifaüss ha "sovranità" su un particolare liceo e su tutti i Goliardi privi di Bolli (e che non ne hanno mai posseduti). Ha insegne bianche, dorate, argentee. Ci si rivolge a lui con i titoli di Sua Falsità, Falso Padre, Ebbro Pastore, Dux Seg.

2. Gli Scardinati: Sono i più nobili dell'Ordine, dopo il Pontifaüss; sono la parodia dei Cardinali del S.O.T.C.a.P., ed hanno insegne rosse. Ci si rivolge agli Scardinati con l’appellativo di Sua Eloquenza. Hanno la prerogativa di intonare il Gaudeamus in assenza di loro superiori (così come i Vesco-Vengo) e possono Benedire, Scagliare Anatemi, legiferare e promulgare ordini, sottoposti però all'approvazione del Pontifaüss., di cui sono i più stretti collaboratori , e per conto del quale gestiscono determinati settori del Governo dell'Ordine. Appunto per questo ogni Scardinato ha un dicastero, ovvero un'area di competenza. I dicasteri sono: Ottano (Decano era troppo…) che è lo Scardinato più anziano (insegne rosse); Vicario (fiocco bianco) che assume le prerogative del Pontifaüss quando questi è assente); Inquisitor (fiocco nero) che si occupa dell'amministrazione della Giustizia e delle Cacce al Primino; Imbonitor (fiocco blu) che si occupa della diffusione degli ideali goliardici e della propaganda); Sobillator (fiocco dorato) che si occupa di orgnizzare le feste, i banchetti, le crapule, gli scherzi, il casino, le autogestioni… ; Banfator (fiocco verde) che si occupa di tenere le public relations con le autorità scolastiche e non, onde parare il culo, ottenere permessi, ecc. ; Berliccator Sanctæ Tergæ (fiocco rosa) che si occupa di conservare all'Ordine la benevolenza di Pontefici, Cardinali, Vescovi ecc.; Accattone (fiocco grigio) che mantiene la contabilità e si preoccupa di procacciare fondi, organizzare questue, ecc. . Gli Scardinati possono usare il Plurale Maiestatis e sono di altissimo rango.

3. Il Profeto: È carica ereditaria, che spetta al 1° Pontifaüss Fondatore e può essere ricoperta solo da un Conditor. Si sovrappone ai titoli di Gran Seccatore (capo della Congrega dei Seccatori, colui che decide le ammissioni), Magnus Fossilem, e Conservatore; come Pontifaüss a vita ha le prerogative di Vicario, in assenza del Pontifaüss in carica. Porta insegne bianche, nere e dorate, e può ornare il basco con una bianca coda di volpe.

4. I Seccatori: Si tratta degli ex-Pontifaüss, o di Scardinati ormai Bollati e resisi degni di quest'altissima onorificenza. Sono i custodi delle tradizioni, e hanno un certo potere "morale" su tutti gli appartenenti all'Ordine, anche se sono di regola al di fuori del Governo, che spetta al Pontifaüss ed agli Scardinati in carica. Hanno insegne nere, sono la parodia dei Senatori del Corno. Hanno diritto, se sono stati Pontifaüss, al titolo di Falsità, altrimenti a quello di Sua Rottura.

5. Vesco-Vengo: È la parodia del Vescovo del Corno; dà il diritto all'uso del Plurale Maiestatis, alla Benedizione (come anche gli Scardinati e superiori), oltre che a grande prestigio. Ha insegne viola e titolo di Sua Goduria.

6. Scurrile: È la parodia del Curiale, ha insegne verdi e titolo di Suo Turpiloquio. È un'alta carica di nobiltà, che funge da intermediaria tra la bassa nobiltà (Carrettieri, Svestitelæ), il Popolo Bove, e le Alte Sfere dell'Ordine. Ha poteri più limitati degli Scardinati, ma gode di grandissimo rispetto e viene di norma conferita a goliardi meritevoli come onorificenza guadagnata sul campo.

7. Sversa: È la fanciulla a capo delle Svestitele; ha insegne blu scuro, titolo di Sua Ebbrezza e dignità di Scurrile.

8. Carrettieri: È il gradino più basso di nobiltà, viene conferito come segno di stima e di incoraggiamento a membri meritevoli ma ancora inesperti. Gode comunque di prestigio ed onore. La prerogativa che concede è l' Assoluzione e l'Accusa. Ha insegne gialle, poiché è la caricatura della carica di Cavaliere del Corno. Ci si rivolge a un carrettiere con il titolo di Sua Signoria.

9. Svestitele : Questa carica, che dà diritto ad insegne azzurre o rosa e all'appellativo di Sua Nudità, è caricatura di quella di Vestale del Corno

10. Sergèant: È carica puramente onorifica, che non conferisce nobiltà di sorta e può spesso essere personalizzata; spesso è concessa Honoris Causa, quando però di Honoris c'è ben poco…

11. Magnus Uccellator è colui che, nel corso dell'anno, ha totalizzato il maggior punteggio nell'Uccellagione di Cancellini; Magister Uccellator è carica ereditaria, conferita ad un Magnus Uccellator per acclamazione, in seguito a prodigiose uccellagioni mai tentate prima…

 

 

L'Albo d'Oro dei Seccatori dell'Ordine:

Sua Falsità Plinganius Magnus Cabinofagus (Strafuctis I Manolus II): Primo Pontifauss, Pontifauss a Vita, Conditor.

Sua Falsità Kaiser I (Semperrictus Serata Umida): Secondo Pontifauss, Seccatore, Scardinato Vicario Conditor.

Sua Falsità Crapulus II (Gargagan di Crème Bagnarelle): Terzo Pontifauss, Scardinato Ottano Conditor.

Sua Rottura Scetticus Celodalcamus (Trombadour ): Seccatore per meriti speciali, già Scardinato Ottano.